Ultimo aggiornamento: aggiornato
Carlo Carrà (Quargnento, 1881 – Milano, 1966) è una figura cardine della pittura italiana del XX secolo.
Dal Futurismo alla Metafisica, fino alla maturità lirico-costruttiva, la sua opera segna le tappe fondamentali dell’arte moderna italiana.
In questa pagina trovi quotazioni aggiornate, criteri di valutazione, informazioni su archiviazione/autenticità, opere in vendita e la biografia con riferimenti utili per i tuoi backlink interni (Giorgio de Chirico, Ardengo Soffici, Gino Severini, Mario Sironi, Massimo Campigli).
Quotazioni di Carlo Carrà – Aggiornato
Le quotazioni di Carrà variano in base a periodo storico, tecnica, soggetto, dimensione e provenienza.
Le opere futuriste e metafisiche sono rarissime e raggiungono i valori più alti; i paesaggi e le nature statiche della maturità restano molto ricercati nel collezionismo internazionale.
Metodologia di stima
Le valutazioni derivano dal confronto con risultati d’asta, vendite private e cataloghi ragionati.
Ogni stima considera autenticità, documentazione, stato di conservazione e bibliografia di riferimento.
Indicatori di mercato
- Opere futuriste (1910–1915): rarissime, valori da record in asta internazionale.
- Periodo metafisico e ritorno all’ordine: altissima richiesta collezionistica.
- Pitture figurative e paesaggi anni ’30–’50: mercato stabile e solido.
- Disegni e carte: fascia più accessibile ma crescente.
Periodo / Tipologia | Caratteristiche | Quotazione indicativa (€) |
---|---|---|
Periodo futurista | 1910–1915, oli su tela con soggetti dinamici | 300.000 – 2.000.000+ |
Periodo metafisico | 1917–1921, composizioni e nature statiche | 150.000 – 800.000 |
Paesaggi e figure (ritorno all’ordine) | 1925–1955, oli su tela e tavola | 30.000 – 180.000 |
Disegni e tempere | Carboncini, chine, tempere su carta | 3.000 – 25.000 |
Grafiche firmate | Litografie, acqueforti, incisioni | 400 – 2.000 |
I valori sono indicativi e dipendono da autenticità, qualità, dimensione, provenienza e bibliografia.
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Come effettuiamo la valutazione
- Analisi preliminare: immagini HD (fronte/retro/firma), tecnica, misure, stato conservativo.
- Comparazione: risultati d’asta e vendite private per periodo, soggetto e formato.
- Stima: range realistico con indicazioni su archiviazione e canali di vendita.
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Archivio / Autenticità Carlo Carrà
Il riferimento ufficiale per autenticazioni e catalogazioni è l’Archivio Carlo Carrà di Milano, gestito dai discendenti e studiosi dell’artista.
La documentazione ufficiale e il certificato di archiviazione sono indispensabili per l’inserimento in aste e trattative di alto livello.
Documentazione consigliata
- Foto HD fronte/retro/firma, dettagli della superficie pittorica.
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Autenticità, provenienza e conservazione
Le opere di Carrà, realizzate con impasti corposi e stratificazioni di colore, richiedono una conservazione stabile (luce controllata, clima costante).
La provenienza certificata e la presenza in cataloghi o mostre storiche ne determinano il valore economico e museale.
Biografia
Formazione e primi anni
Nato nel 1881 a Quargnento, si forma come decoratore e lavora giovanissimo in cantieri a Londra e Parigi, dove entra in contatto con l’Impressionismo e il Postimpressionismo.
Rientrato in Italia, partecipa al gruppo dei Futuristi insieme a Umberto Boccioni, Luigi Russolo e Gino Severini.
Dal Futurismo alla Metafisica
Tra il 1910 e il 1915 partecipa alle mostre futuriste, sperimentando il dinamismo delle forme e la frammentazione del movimento.
Durante la Prima guerra mondiale si avvicina a Giorgio de Chirico e sviluppa la fase metafisica, caratterizzata da silenzio e costruzione spaziale razionale.
Il ritorno all’ordine
Negli anni ’20 Carrà aderisce al Novecento Italiano promosso da Margherita Sarfatti, trovando un equilibrio tra classicità e modernità.
Le sue figure, nature e paesaggi assumono una compostezza monumentale e luminosa, in linea con Mario Sironi, Achille Funi e Massimo Campigli.
Maturità e riconoscimenti
Docente a Brera, espone regolarmente alla Biennale di Venezia e in rassegne internazionali.
Muore a Milano nel 1966, lasciando un corpus di opere fondamentale per la storia dell’arte italiana.
Domande frequenti
Quanto vale un’opera di Carlo Carrà?
Futuriste 300.000–2.000.000 €+, metafisiche 150.000–800.000 €, paesaggi 30.000–180.000 €, disegni 3.000–25.000 €, grafiche 400–2.000 €.
Ogni opera richiede analisi di periodo, tecnica, provenienza e bibliografia.
Serve il certificato dell’Archivio Carrà?
Sì: la certificazione ufficiale è indispensabile per vendite e aste internazionali.
Come ottenere una valutazione gratuita?
Inviaci foto (fronte/retro/firma), misure e provenienza: riceverai una stima preliminare gratuita e riservata in 24–48 ore.
Quali opere sono più richieste?
Le tele del periodo metafisico e i paesaggi degli anni ’30–’50 con costruzione spaziale armoniosa.